
In un ordine del giorno approvato dal proprio Consiglio regionale, l’Arci condivide la mobilitazione promossa da CGIL, UIL e sindacati di base, contro la legge di bilancio del governo nazionale, che taglia ulteriormente le risorse destinate alla sanità ed alla scuola pubblica, ai servizi in favore delle persone disabili e alle politiche sociali, che non interviene con politiche di sostegno sul tema della povertà abitativa e della povertà economica, lasciando al proprio destino milioni di persone sempre più in difficoltà nella loro esistenza quotidiana.
Arci Sicilia aderisce alla manifestazione di Siracusa portandovi anche le istanze della pace e del cessate il fuoco a Gaza, contro le politiche di militarizzazione della Sicilia e del Mediterraneo, per rivendicare un progetto di sviluppo sociale ed economico dell’Isola che dia speranza in un futuro diverso alle nuove generazioni, ne valorizzi le competenze professionali e favorisca la crescita di un tessuto produttivo virtuoso con investimenti reali e finalizzati alla tutela del territorio, allo sviluppo di una mobilità sostenibile contro progetti faraonici irrealizzabili, come quello del ponte di Messina, che tolgono solo risorse che potrebbero invece essere destinatiìe a migliorare la qualità di vita delle siciliane e dei siciliani.