ARCI Sicilia aderisce al Corteo Nazionale NO Ponte, in programma per sabato 2 dicembre a Messina, per ribadire ancora una volta la propria contrarietà alla realizzazione di un’opera inutile e dannosa che non produrrà alcun beneficio per le comunità siciliane e calabresi e che causerebbe la devastazione di un patrimonio unico ed identitario come lo Stretto di Messina
L’idea del ponte stride fortemente con i reali bisogni delle cittadine e dei cittadini calabresi e siciliane che devono quotidianamente confrontarsi con una dimensione di costante inefficienza dei servizi pubblici essenziali, a partire da quello sanitario, con una crisi economica e sociale senza precedenti, senza le minime e basilari tutele.
Sono altri gli investimenti che servono per favorire lo sviluppo del territorio. Serve investire per potenziare la rete di mobilità interna di Sicilia e Calabria e in quei servizi territoriali che possano realmente mettere in condizione le imprese esistenti o future di radicarsi ed espandersi per creare posti di lavoro duraturi nel tempo.
Serve investire sul risanamento idrogeologico del territorio, a cominciare proprio dalle aree del territorio peloritano, più volte interessate da eventi franosi e che attendono ancora il completamento delle opere di messa in sicurezza.
Anche per questa ragione la costruzione del ponte costituirebbe un ulteriore elemento di pericolo per la sicurezza delle popolazioni dello Stretto e non certamente un elemento di sviluppo.
