Un percorso per l’Italia dal profondo Sud al profondo Nord: Sabir Festival approda a Trieste, crocevia di culture, confine di mare e di terra dell’Europa, oggi luogo di approdo per le persone che percorrono la rotta balcanica. Non è un caso che per questa 7° edizione , il titolo scelto è “Libertà di Movimento”.
Il Festival, organizzato da ARCI insieme a Caritas, ACLI e CGIL, ospita dall’11 al 13 maggio decine di incontri in diversi spazi della città, una formula che negli anni ha portato attivistə, professionistə, accademicə, esponenti delle istituzioni locali, nazionali e internazionali a confrontarsi per analizzare i fenomeni migratori e sociali e costruire alternative.
L’ARCI della Sicilia è presente a Sabir con una nutrita delegazione proveniente da diversi territori e svolge un ruolo attivo nell’animare alcuni degli incontri previsti dal programma.
E’ il caso dell’incontro formativo su “Minori Stranieri Non Accompagnati: rotte migratorie, procedure giuridiche, tutele e percorsi educativi”, coordinato da Fausto Melluso, Responsabile immigrazione Arci Sicilia, in cui hanno relazionato Carmen Cordaro (ARCI Messina) su “Procedure Giuridiche per i minori stranieri non accompagnati”, Simona Cascio (ARCI Siracusa) su “La tutela e l’esperienza dei tutori volontari a Siracusa” e Calogero Santoro (ARCI Caltanissetta) su “Il ruolo educativo dell’operatore in un progetto di accoglienza per minori”.
I partecipanti a Sabir sono impegnati in convegni e formazioni per costruire insieme alternative alle politiche che chiudono i confini anziché aprirli, per raccontare e costruire esperienze che tutelano i diritti e le libertà fondamentali delle persone.
Tra le presenze più significative provenienti dalla Sicilia anche le delegazioni dei Circoli Thomas Sankara di Messina e I Girasoli di Mazzarino, da anni impegnati a promuovere pratiche di accoglienza ed inclusione. Una occasione importante per beneficiariə, volontariə ed operatori per riflettere insieme a referenti istituzionali sullo stato delle politiche nazionali e delle misure di inclusione per richiedenti asilo e rifugiati, e sulle iniziative per costruire e incentivare vie d’accesso legali e umanitarie all’Italia e all’Europa per chi è costretto ad andare via dal proprio paese per colpa di guerre, diseguaglianza e cambiamenti climatici e ambientali, che sono i temi affrontati al SABIR.
Allo stesso tempo, Sabir è un importante luogo di incontro per le associazioni della società civile della regione balcanica e di quella mediterranea, per approfondire situazioni in evoluzione che spesso non trovano spazio nella narrazione pubblica, a partire dalla promozione del dialogo interculturale, fino al ruolo nei processi di sviluppo democratico e rafforzamento dei diritti, attraverso lo scambio di buone pratiche, analisi e confronto.
L’edizione 2023 di SABIR è la prima che si svolge in una regione del Nord. Le prime 4 edizioni del Festival furono ospitate dalla Sicilia, a Lampedusa, Pozzallo, Siracusa e Palermo, prima di approdare a Lecce ed a Matera.
Per approfondimenti www.festivalsabir.it
