L’Arci Sicilia si è costituita parte civile nel processo al senatore Matteo Salvini per il caso Open Arms.
Lo abbiamo fatto perché vogliamo difendere quello stato di diritto che oggi vediamo messo in discussione e pensiamo che nessuno possa sentirsi al di sopra delle leggi: abbiamo invece visto persone migranti trattate barbaramente come merci in quella lunga settimana, ostaggi di un disegno politico cinico e barbaro.
Abbiamo deciso di costituirci parte civile perché ci sentiamo vicini alle vittime, al momento presunte, e a Open Arms Italia, che in mare fa benissimo quello che noi proviamo a fare in terra, difendendo i diritti umani ma, soprattutto, trattando ciascuno da essere umano titolare di diritti inalienabili sanciti, in primo luogo, nella nostra Costituzione.
Sono tantissimi in Sicilia i luoghi dell’Arci che aprono le loro porte, prestano assistenza o indirizzano all’accesso ai servizi persone migranti in ogni condizione giuridica. Luoghi che oggi sono osservatori privilegiati del danno prodotto alle nostre comunità dalle leggi e dalle parole dell’ex ministro Salvini: sarà a supporto di quelle esperienze sociali che destineremo ogni eventuale risarcimento.
Un ringraziamento particolare all’avvocato Michele Calantropo che ci assiste in giudizio.